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Antonietta Di Seclì 

Artista contemporanea

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La biografia dell’artista Antonietta Di Seclì

Antonietta  Di Seclì, pittrice e poetessa surrealista-simbolica, nata a Taurisano (LE) l’11 agosto 1934 figlia di Sebastiano (minatore sopravvissuto alla catastrofe del rogo di Marcinelle – Belgio – dell’8 agosto 1956 nella quale perirono 262 minatori, tra i quali molti italiani) e di Maria Carmela Scupola, casalinga.

Antonietta è la prima di 9 figli: 4 femmine e 5 maschi, per cui gli studi le sono stati negati: doveva “dare una mano” alla sua numerosa famiglia.  Dipinge e scrive poesie sin da giovanissima (autodidatta).

Negli Anni Cinquanta del Novecento, l’intero nucleo familiare si trasferisce a Milano, dove Antonietta lavora di giorno e studia di notte.  Consegue la “Maturità Artistica” al primo Liceo Statale d’Arte di Brera.
Si iscrive alla Facoltà di Scenografia (a Brera), ma si deve ritirare per motivi di lavoro.

Inizia la sua attività nelle Boutiques di prêt-à-porter con mansioni diverse: vetrinista, commessa, sartina.
Successivamente va a lavorare nelle industrie di abbigliamento.
È sposata e ha una figlia.

È stata Dirigente d’Azienda in una Multinazionale per molti anni in qualità di Fashion Designer.  Successivamente ha collaborato in RAI (Reti Uno e Due) all’allestimento di costumi per spettacoli televisivi per la regia di Vito Molinari e di Enzo Jannacci.
Conclude la sua carriera lavorativa presso l’Ente Poste e Telecomunicazioni in qualità di Dirigente d’Esercizio nella Direzione Provinciale di Milano, Settore Banco Posta.

È l’ideatrice del “Parallelismo lirico-pittorico” per il quale ha ottenuto la “Nomina di Caposcuola” a San Pietroburgo (Russia) nel 1993.

Premiata ovunque, il suo nominativo si trova in riviste di settore, Antologie, Cataloghi e Dizionari d’Arte Moderna e Contemporanea in Italia e in altri paesi del mondo.

Se ne citano alcuni:

  • L’evoluzione dell’Arte Moderna nel XX° e XXI° secolo” – V° volume (a cura di Rosario Pinto), per cui il nome della Di  Seclì si trova nell’Archivio della Biblioteca J. Watson del Metropolitan Museum of Art di New York – (Napoli Nostra) 2022;
  • Trofeo Biennale di Venezia” – Leone in vetro di Murano dorato –  Riconoscimento Internazionale Venezia Lido 01/09/1984 (Hotel Excelsior) per le Opere Parallele durante la “Mostra del Cinema” Settore Cultura.
Trofeo Biennale di Venezia, riconoscimento internazionale assegnato ad Antonietta Di Seclì, Venezia Lido 1984.

Trofeo Biennale di Venezia, riconoscimento internazionale assegnato ad Antonietta Di Seclì, Venezia Lido 1984.

Nel 1995 il suo nome viene scritto nell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia e, nello stesso anno, in Francia a Vesdun, dove c’è “La Forêt des Mille Poètes”, è stata piantata una quercia dedicata al suo nome.

Nel 2004/2009 le sue opere sono state inserite nell’Antologia “Des Mille Poètes” – Editions de “La Forêt” – Vesdun – France.

In Cina, nel Museo Nazionale d’Arte Moderna di Pechino, dal 1995 è esposta in permanenza una sua Opera Parallela su richiesta dell’allora Direttore del museo Huang Zhou e nella Biblioteca dello stesso Museo è stata collocata la raccolta di poesie “Voci del Silenzio” (Edizioni “Il Ponte italo-americano” – New York 1992).
In quella data (1995), Antonetta risultava essere il primo artista occidentale ad esporre in quel Museo

È presente nell’Antologia “Canti d’Australia” 2004 (Accademia A.L.I.A.S., direttore Giovanna Li Volti Guzzardi – Melbourne, Australia).

È stata recensita da importanti critici italiani e stranieri.

È presente nei centri più prestigiosi della Cultura mondiale, tra i quali: la Reale Accademia di Svezia, la London Academy, il Museum of Modern Art di New York e nei Cataloghi del “Progetto Magna Grecia, Historiae Mythologiae et Heroum”.

È presente, inoltre, nell’Antologia di Artisti Contemporanei “I Grandi Maestri della Luce” (Editoriale Giorgio Mondadori, 2024, Accademia Italia in Arte nel Mondo – Brindisi), nei Cataloghi di Cambridge (UK) e di Raleigh (USA), per cui il suo nome risulta anche nella Biblioteca del Congresso di Washington D.C. (USA) dal 1999.

Inoltre, il suo nominativo si trova anche in due “LIBRI D’ORO” (pezzi unici esistenti in Vaticano) dedicati a due grandi Papi: Giovanni Paolo II°(2001)  e Benedetto XVI° (2005) a cura di Alberto Trivellini, fondatore e direttore dell’Accademia de “i 500” di Roma.

In “Artisti ‘24” – Annuario Internazionale d’Arte Contemporanea (Effetto Arte – Foundation/Mondadori Store, 2024, Palermo) è stato pubblicato il DOSSIER dal titolo
‘LE SETTE MERAVIGLIE DELL’ANTICHITA’  – libera interpretazione di Antonietta  Di Seclì ispiratasi alla lettura del libro dell’Archeologo prof. Valerio Massimo Manfredi dal titolo
Le Meraviglie del mondo Antico” – Mondadori Editore 2014.

Antonietta  Di Seclì (in piena pandemia da Coronavirus 2021-2023) ha pensato di realizzarle tutte e sette insieme (unitamente ad altri dipinti inerenti la pandemia), interpretandole liberamente secondo la sua creatività, scoprendo, inconsciamente, di essere l’unico artista ad avere effigiato tutte “LE SETTE MERAVIGLIE DELL’ANTICHITA’ (fino a prova contraria) ed è grata all’editore di Effetto Arte – Foundation/Mondadori Store 2024 – per la bellezza stilistica di impaginazione dell’Annuario e, di conseguenza, del DOSSIER per la straordinaria opportunità di pubblicazione concessale.

In “Artisti ‘24” – Annuario Internazionale d’Arte Contemporanea (Effetto Arte – Foundation/Mondadori Store, 2024, Palermo) è stato pubblicato il DOSSIER dal titolo
‘LE SETTE MERAVIGLIE DELL’ANTICHITA’  – libera interpretazione di Antonietta  Di Seclì ispiratasi alla lettura del libro dell’Archeologo prof. Valerio Massimo Manfredi dal titolo
Le Meraviglie del mondo Antico” – Mondadori Editore 2014.

Antonietta  Di Seclì (in piena pandemia da Coronavirus 2021-2023) ha pensato di realizzarle tutte e sette insieme (unitamente ad altri dipinti inerenti la pandemia), interpretandole liberamente secondo la sua creatività, scoprendo, inconsciamente, di essere l’unico artista ad avere effigiato tutte LE SETTE MERAVIGLIE DELL’ANTICHITA (fino a prova contraria) ed è grata all’editore di Effetto Arte – Foundation/Mondadori Store 2024 – per la bellezza stilistica di impaginazione dell’Annuario e, di conseguenza, del DOSSIER per la straordinaria opportunità di pubblicazione concessale.

Nota critica di Sandro Serradifalco

Molti critici italiani e stranieri hanno scritto di lei e delle sue opere pittoriche e poetiche.
Se ne citano alcuni:

  • Rossella Antonucci,
  • Anna Vittoria Arace d’Amaro,
  • Vittorio Preite,
  • Marco Rebuzzi,
  • Rita Gaffè,
  • Angelo Crespi,
  • Donato Lupiccio,
  • l’editore Sandro Serradifalco,
  • Paolo Levi,
  • Martine Andrivon (critica d’arte francese),
  • René Varennes (critico d’arte francese fondatore della “Foret des Milles Poetes” a Vesdun – Francia, nella quale è stata piantata una quercia che porta il nome di Antonietta  Di Seclì),
  • Vincenzo Rossi,
  • Roberto Orlando,
  • Gigi Montonato,
  • Roberto Chiavarini,
  • Michele Miulli (Ufficiale dei Carabinieri, esperto d’arte),
  • Josè Van Roy Dalì (figlio di Salvador Dalì)
  • Enzo Santese,
  • Dino Marasà,
  • Giuseppe Martucci (fondatore della rivista Artecultura di Milano),
  • Teodosio Martucci,
  • Alfio Arcifa,
  • Georgios Pratsinis (giornalista e scrittore greco che ha tradotto nella sua lingua diverse poesie di Antonietta  Di Seclì e le ha pubblicate su alcuni dei quotidiani per i quali scriveva, unitamente ad alcune Opere Parallele dell’autrice),
  • Alberto Trivellini,
  • Tino Carlevero,
  • Sandro Serradifalco,
  • Leonardo Selvaggi,
  • Carlo Franza,
  • Antonino De Bono,
  • Lia Ciatto,
  • Mario Monteverdi,
  • Franco Calabrese,
  • Saverio Natale (direttore della Gazzetta di Napoli e scrittore)
  • Tina Piccolo,
  • Orazio Tanelli (fondatore del periodico Il Ponte Italo-Americano di New York),
  • Santo Prontera,
  • Serena Carlino,
  • Beniamino Todaro,
  • Enzo Preite,
  • Paolo Riceputi,
  • Paul Courget (poeta e critico francese che ha tradotto nella sua lingua molte poesie di Antonietta  Di Seclì),
  • Barbara Cooper (critica d’arte statunitense),
  • J. Faden (critico d’arte statunitense),
  • Fulvio Castellani,
  • Pasquale Francischetti,
  • Adolf Shvedchikov (scienziato russo),
  • Giuseppe Gesualdi (fondatore del “Il Corriere di Roma”),
  • Joyce Darmanin (Malta),
  • Vittorio Sgarbi
  • Rossella Antonucci,
  • Anna Vittoria Arace d’Amaro,
  • Vittorio Preite,
  • Marco Rebuzzi,
  • Rita Gaffè,
  • Angelo Crespi,
  • Donato Lupiccio,
  • l’editore Sandro Serradifalco,
  • Paolo Levi,
  • Martine Andrivon (critica d’arte francese),
  • René Varennes (critico d’arte francese fondatore della “Foret des Milles Poetes” a Vesdun – Francia, nella quale è stata piantata una quercia che porta il nome di Antonietta  Di Seclì),
  • Vincenzo Rossi,
  • Roberto Orlando,
  • Gigi Montonato,
  • Roberto Chiavarini,
  • Michele Miulli (Ufficiale dei Carabinieri, esperto d’arte),
  • Josè Van Roy Dalì (figlio di Salvador Dalì)
  • Enzo Santese,
  • Dino Marasà,
  • Giuseppe Martucci (fondatore della rivista Artecultura di Milano),
  • Teodosio Martucci,
  • Alfio Arcifa,
  • Georgios Pratsinis (giornalista e scrittore greco che ha tradotto nella sua lingua diverse poesie di Antonietta  Di Seclì e le ha pubblicate su alcuni dei quotidiani per i quali scriveva, unitamente ad alcune Opere Parallele dell’autrice),
  • Alberto Trivellini,
  • Tino Carlevero,
  • Sandro Serradifalco,
  • Leonardo Selvaggi,
  • Carlo Franza,
  • Antonino De Bono,
  • Lia Ciatto,
  • Mario Monteverdi,
  • Franco Calabrese,
  • Saverio Natale (direttore della Gazzetta di Napoli e scrittore)
  • Tina Piccolo,
  • Orazio Tanelli (fondatore del periodico Il Ponte Italo-Americano di New York),
  • Santo Prontera,
  • Serena Carlino,
  • Beniamino Todaro,
  • Enzo Preite,
  • Paolo Riceputi,
  • Paul Courget (poeta e critico francese che ha tradotto nella sua lingua molte poesie di Antonietta  Di Seclì),
  • Barbara Cooper (critica d’arte statunitense),
  • Faden (critico d’arte statunitense),
  • Fulvio Castellani,
  • Pasquale Francischetti,
  • Adolf Shvedchikov (scienziato russo),
  • Giuseppe Gesualdi (fondatore del “Il Corriere di Roma”),
  • Joyce Darmanin (Malta),
  • Vittorio Sgarbi